La legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale

La presentazione del disegno di legge recante l’istituzione del Servizio sanitario nazionale viene annunciata alla Camera nella seduta del 16 marzo 1977, esattamente un anno prima del giorno in cui fu rapito Aldo Moro.

Dopo l’intenso esame in Commissione, approda nell’Aula di Montecitorio, per la discussione di questioni pregiudiziali e sospensive, il 13 dicembre 1977. La discussione nell’Aula della Camera si protrae per molte sedute, che si intrecciano con vicende drammatiche, come il rapimento di Aldo Moro e il ritrovamento del cadavere (9 maggio 1978) e, le dimissioni, il 16 giugno, del Presidente della Repubblica Giovanni Leone.

La drammaticità della situazione non impedisce l’esercizio degli strumenti di democrazia diretta: l’11 giugno si svolgono due referendum riguardanti l’abrogazione della legge Reale sull’ordine pubblico (legge 22 maggio 1975, n. 152) e l’abrogazione della legge Piccoli sul finanziamento pubblico dei partiti politici (legge 2 maggio 1974, n. 195). Alla consultazione partecipano l’81,2% degli aventi diritto. I due referendum vengono respinti con 76,5% di voti contrari, il primo, e 56,4%, il secondo. Tanto meno si ferma l’attività legislativa del Parlamento, che vede in quel 1978 l’approvazione di numerose leggi di grande rilevanza, tra le quali si segnalano la riforma della contabilità di Stato, con l’introduzione della legge finanziaria (legge 5 agosto 1978, n. 468) e, per quanto qui di interesse, la legge Basaglia (legge 13 maggio 1978, n. 180, Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori) e la legge sull’aborto (legge 22 maggio 1978, n. 194, Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza).

L’approvazione in prima lettura del disegno di legge sul Servizio sanitario nazionale avviene giovedì 22 giugno 1978.

Il cammino al Senato è più rapido e si esaurisce in meno di sei mesi: il 15 dicembre il Senato approva il disegno di legge, modificando sostanzialmente 16 articoli, lasciandone invariati 23 e modificandone 40 in modo essenzialmente formale.

Dopo un veloce passaggio in Commissione, la legge viene approvata definitivamente giovedì 21 dicembre 1978, nel corso di una seduta fiume durata, con interruzioni, l’intera settimana dal 16 al 23 dicembre.