- Legge 28 luglio 1861, n. 360: Vengono costituite cinque Casse regionali per l’invalidità dei lavoratori della Marina Mercantile, con sedi a Genova, Livorno, Napoli, Palermo e Ancona;
- Legge 3 agosto 1862, n. 753, sull’amministrazione delle Opere pie: Vengono individuate le Opere pie soggette alle disposizioni della legge negli Istituti di carità e di beneficenza, e qualsiasi ente morale avente in tutto od in parte per fine di soccorrere alle classi meno agiate, tanto in istato di sanità che di malattia, di prestare loro assistenza, educarle, istruirle od avviarle a qualche professione, arte o mestiere.
Secondo i dati del Ministero dell’interno, le opere pie erano 17.897 nel 1861 (quando l’unità era stata realizzata solo in parte); 21.819 nel 1880; 27.601 nel 1900 (dopo la riforma crispina).
(vedi Il Parlamento italiano, vol. 7, pag. 392-395; Stato e assistenza)
- Legge 14 aprile 1864, n. 1731: Istituzione della gestione dei trattamenti pensionistici per gli impiegati civili dello Stato (da cui sono escluse alcune categorie che non svolgono funzioni amministrative, come gli addetti al Genio civile e gli insegnanti elementari);
- 1865: Estensione della gestione pensionistica al personale delle Forze Armate attraverso le leggi: Legge 7 febbraio 1865, n. 2143 – portante modificazioni a quella del 27 giugno 1850 sulle pensioni militari; Legge 26 marzo 1865, n. 2217, contenente modificazioni a quella del 20 giugno 1851 sulle pensioni ai militari della Regia Marina
- Legge 20 marzo 1865, n. 2248, sull’unificazione amministrativa del Regno d’Italia (legge Lanza), dove l’Allegato C recava disposizioni in materia di sanità pubblica: veniva riprodotta la normativa vigente nel Regno di Sardegna (legge n. 3793 del 1859) e ribadito che la tutela della sanità pubblica era affidata allo Stato e in particolare al ministro dell’interno e sotto la sua dipendenza ai prefetti, ai sotto-prefetti ed ai sindaci. Il Regio Decreto 8 giugno 1865, n. 2322 approvava successivamente il Regolamento per l’esecuzione della Legge sulla sanità pubblica. (vedi Il Parlamento italiano, vol. 3, pag. 106-107; Ghisalberti: Il Parlamento italiano, vol. 5, pag. 266-267);
- 1870 – Nascono le “Casse Pie di previdenza dei giornalisti”, come forme mutualistiche volontarie;
- Legge 16 dicembre 1878, n. 4646: Viene istituito il Monte delle pensioni per gli insegnanti pubblici nelle scuole elementari, mantenute dai comuni, dalle provincie e dallo Stato
- Legge 7 aprile 1881, n. 134; Vengono istituite la Cassa delle pensioni per i dipendenti civili e miliari dello Stato e il Monte Pensioni per gli insegnanti elementari
- Legge 8 luglio 1883, n. 1473: Cassa nazionale contro gli infortuni a carattere volontario
- Legge 11 febbraio 1886, n. 3657 (legge Berti) sul lavoro minorile che fissava a nove anni il minimo per essere ammessi al lavoro
- Legge 15 aprile 1886, n. 3818: Costituzione legale delle società di mutuo soccorso; Viene riconosciuta personalità giuridica alle società operaie di mutuo soccorso che si propongono tutti od alcuno dei fini seguenti: assicurare ai soci un sussidio nei casi di malattia, di impotenza al lavoro o di vecchiaia; venire in aiuto alle famiglie dei soci defunti.
- Legge 22 dicembre 1888, n. 5849 (Legge sulla tutela dell’igiene e della sanità pubblica, nota come Legge Crispi-Pagliani); la riforma della “materia sanitaria”, che già nel 1866 e nel 1886 era stata oggetto di studi da parte di commissioni parlamentari, era per Crispi “un’opera non solo filantropica, ma anche civile”. La legge stabiliva che la sanità pubblica era questione del ministero dell’Interno e, dunque, a livello locale, dei Prefetti e dei Sindaci. L’obiettivo della riforma era quello di istituire un modello di medicina pubblica basato sulla presenza di ufficiali sanitari in tutta l’area del Paese. Al rinnovato Consiglio Superiore della Sanità vennero attribuite funzioni più estese ma sempre a carattere consultivo. Furono inoltre regolamentate le attribuzioni dell’ufficiale sanitario del Comune, dei medici condotti e fu istituita la figura del medico provinciale.[1] (vedi anche Il Parlamento italiano, vol. 6, pagg. 416-418);
- Regio Decreto 30 giugno 1889, n. 6144, che approva il testo della legge di pubblica sicurezza, coordinato col Codice penale: gli articoli 80 e seguenti disciplinano il ricovero degli inabili al lavoro affidandone il mantenimento alle autorità di sicurezza pubblica locale attraverso i ricoveri di mendicità; al loro mantenimento concorrono inoltre, in proporzione dei loro averi, le congregazioni di carità, le opere pie elemosiniere, le altre opere pie e le confraternite;
- Legge 17 luglio 1890, n. 6972: Legge “Crispi” sulle Opere Pie (Vedi file pdf: “L’assistenza espropriata” di Mario Tortello e Francesco Santanera che ricostruisce l’Inchiesta su OPERE PIE); la legge utilizza i dati della Commissione reale di inchiesta sulle Opere pie che, istituita con regio decreto 3 giugno 1880, lavora per ben nove anni. Due le direttive di indagine: il censimento delle Opere pie esistenti; l’individuazione dei criteri di gestione e di erogazione dei fondi; la commissione viene composta da personalità di rilievo. Tra gli altri: Cesare Correnti, che la presiede; Luigi Luzzati; Paolo Mantegazza. Su invito della commissione reale, la Direzione generale di statistica predispone un accurato questionario da far pervenire a tutte le Opere pie.
- Legge 14 luglio 1898, n. 335: Viene istituita la Cassa pensione a favore dei medici condotti
- Legge 17 luglio 1898, n. 350: Nasce la Cassa Nazionale di Previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai, che rappresenta il più antico nucleo di quello che successivamente diventerà l’INPS: rappresenta la prima vera forma di tutela pensionistica;
- Legge 17 marzo 1898, n. 80: sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro, sulla base di tale legge vengono successivamente emanati i seguenti Regolamenti:
- Regio Decreto 18 giugno 1899, n. 230, che approva il Regolamento generale relativo alla prevenzione degli infortuni nelle imprese e nelle industrie, alle quali si applica la legge 17 marzo 1898, n. 80.
- Regio Decreto 18 giugno 1899, n. 231, che approva il Regolamento generale relativo alla prevenzione degli infortuni nelle miniere e nelle cave;
- Regio Decreto 18 giugno 1899, n. 232, che approva il Regolamento generale relativo alla prevenzione degli infortuni nelle imprese ed industrie che trattano o applicano materie esplodenti.
- Regio Decreto 18 giugno 1899, n. 233, che stabilisce i requisiti da richiedersi pel personale tecnico addetto alle Associazioni per la prevenzione degli infortuni ed ai Sindacati di assicurazione mutua, incaricato di eseguire ispezioni intese ad accertare l’osservanza dei Regolamenti preventivi per le imprese, industrie e costruzioni
- Regio Decreto 27 maggio 1900, n. 205, che approva il Regolamento per la prevenzione degli infortuni nelle costruzioni contemplate dalla legge 17 marzo 1898, n. 80.
- Regio Decreto 25 settembre 1898, n. 411 che approva il Regolamento per l’esecuzione della legge 17 marzo 1898, n. 80, sugli infortuni del lavoro
- Legge 19 giugno 1902, n. 242 (Legge Carcano) sul lavoro minorile, che unificava in una disciplina igienico-sanitaria la tutela delle donne e dei fanciulli e fissava a 12 anni il minimo per essere ammessi al lavoro (10 anni per i fanciulli già impiegati alla data della legge). La legge introduce inoltre un riposo obbligatorio di un mese per le puerpere (riducibile a tre settimane)
- Legge 29 giugno 1903, n. 243, che modifica la legge 17 marzo 1898, n. 80, sugli infortuni degli operai sul lavoro.
- Legge 14 febbraio 1904, n. 36, riguardante disposizioni sui manicomi e sugli alienati, prevede la custodia e la cura nei manicomi delle persone affette per qualunque causa da alienazione mentale, pericolose per se e per gli altri o recanti pubblico scandalo, qualora non possono essere custodite o curate diversamente;
- Regio Decreto 31 gennaio 1904, n. 51, che approva il testo unico di legge per gl’infortuni degli operai sul lavoro
- Legge 6 marzo 1904, n. 88: Viene istituita la Cassa dei depositi e prestiti una Cassa di previdenza per le pensioni a favore dei segretari comunali;
- Regio Decreto 13 marzo 1904, n. 141, che approva il regolamento per la esecuzione della legge sugli infortuni degli operai sul lavoro
- Legge 30 giugno 1906, n. 272; Istituzione del sistema di previdenza degli autoferrotranvieri (esteso nel 1907 ai dipendenti delle linee extraurbane e nel 1910 agli operai dei cantieri navali
- Legge 19 maggio 1907, n. 270: Vengono estese agli impiegati delle Amministrazioni provinciali le disposizioni relative alla Cassa di previdenza per le pensioni ai segretari ed altri impiegati comunali.
- Legge 7 luglio 1907, n. 416, che reca modificazioni alla legge 19 giugno 1902, n. 242, sul lavoro delle donne e dei fanciulli.
- Regio Decreto 1° agosto 1907, n. 636, che approva il testo unico delle leggi sanitarie: Viene affidato ai Comuni il compito di provvedere all’assistenza medica chirurgica ed ostetrica, gratuita per i poveri dentro e fuori dell’abitato, alla somministrazione gratuita ai poveri dei medicinali, ed alla assistenza zooiatrica, limitata ai luoghi ove ne sarà riconosciuto il bisogno. L’assistenza medica, chirurgica, ed ostetrica dentro e fuori dell’abitato, dove non risiedano medici e levatrici liberamente esercenti, è fatta almeno da un medico chirurgo condotto e da una levatrice residenti nel Comune e da esso stipendiati coll’obbligo della cura gratuita dei poveri;
- Regio Decreto 10 novembre 1907, n. 818, che approva l’unito testo unico di legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli;
- Legge 9 luglio 1908, n. 418: Nasce il Fondo per i dipendenti delle Ferrovie dello Stato, che esisterà fino al 2003 (quando confluirà nell’Inps);
- Legge 17 luglio 1910, n. 520: E’ istituita una Cassa di maternità, come Sezione autonoma della Cassa nazionale di previdenza per la invalidità e per la vecchiaia degli operai (e da questa amministrata), con lo scopo di elargire sussidi alle operaie in occasione di parto o di aborto.
- Legge 28 marzo 1912, n. 304, che approva la convenzione 16 giugno 1911 stipulata con gli Istituti fondatori della Cassa nazionale d’assicurazione per gli infortuni degli operai sul lavoro;
- Legge 22 giugno 1913, n. 767: le prime cinque Casse per l’invalidità dei lavoratori della Marina Mercantile (costituite nel 1861) vengono fuse, unitamente al Fondo Invalidi della Veneta Marina, in un’unica Cassa degli invalidi della Marina Mercantile;
- Decreto-Legge Luogotenenziale 23 agosto 1917, n. 1450, concernente provvedimenti per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura; estende ai lavoratori agricoli l’assicurazione contro gli infortuni e la malattia; in seguito viene emanato il Decreto Luogotenenziale 21 novembre 1918, n. 1889, che approva il regolamento per la esecuzione del decreto-legge Luogotenenziale 23 agosto 1917, n. 1450, concernente l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura
- 1917: Con Decreto Luogotenenziale 23 agosto 1917 (?), viene istituita, presso il Ministero dell’Industria (Ministro Giuseppe De Nava nel Governo Boselli), una Commissione incaricata della preparazione di un disegno di legge sull’assicurazione obbligatoria contro le malattie. La commissione (conosciuta anche come “Commissione Abbiate” dal nome del suo presidente) era composta di 40 membri tra cui Mario Abbiate, Angiolo Cabrini e Luigi Devoto. Essa concluse i suoi lavori nel dicembre del 1919. Con il Decreto-Legge Luogotenenziale 11 novembre 1917, n. 1935 veniva iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’industria, commercio e lavoro uno stanziamento di 50.000 lire per provvedere alle spese necessarie per i lavori e le indagini occorrenti all’applicazione del decreto-legge n. 1450 del 1917, comprese anche le spese per il funzionamento e per i lavori delle Commissioni incaricate degli studi attinenti alla preparazione del regolamento per l’esecuzione del citato decreto-legge e all’assicurazione obbligatoria contro le malattie.
In essa Abbiate giocò un ruolo da protagonista, proponendo un programma “massimo” di riforma previdenziale, tuttora attuale nelle sue linee di fondo. Gli interessi che si andavano a toccare, tuttavia, erano veramente enormi – dalla trasformazione delle Opere pie all’unificazione delle casse previdenziali – e non è un caso che, proprio in ragione della sua audacia, il progetto incontrò un grandissimo fronte d’opposizione che, alla fine, lo fece naufragare. Uno dei meriti di tutto l’impianto assicurativo elaborato da Abbiate fu quello legato, dal punto di vista di una riduzione dei costi, alla prevenzione. Scelta obbligata, certo, ma le assicurazioni sociali, se volevano diminuire il proprio costo ed avere la massima efficacia sociale, non avrebbero dovuto limitarsi solamente a funzioni curative o assistenziali, bensì avrebbero dovuto esercitare una valida azione preventiva per impedire i rischi o, comunque, ritardarli. Istruttive le sue argomentazioni espresse in commissione il 21 giugno 1919: “Non si può immaginare – disse Abbiate – che si possa parlare semplicemente di assistenza sanitaria senza prevenzione; la prevenzione entra immediatamente, e nell’avvenire si estenderà sempre più, nel campo assicurativo. Qui si tratta di costo di assicurazione: quanto più si adotteranno le forme di prevenzione, tanto si diminuirà il costo dell’assicurazione, e dall’altra parte si tutelerà la salute pubblica”. Ecco perché si batté con tenacia per attivare sinergie logistico-normative fra tutte le istituzioni, pubbliche e private, che costellavano – e costellano tuttora – il nostro sistema di protezione sociale, al fine di permettere più elevati livelli di servizio ai cittadini, nell’ottica di una riduzione dei costi di erogazione. (Flavio Quaranta: Mario Abbiate nel novantesimo anniversario dell’istituzione del ministero per il lavoro e la previdenza sociale, Rivista degli infortuni e delle malattie professionali – Fascicolo n. 1/2010).
- Decreto Luogotenenziale 21 novembre 1918, n. 1889, che approva il regolamento per la esecuzione del decreto-legge Luogotenenziale 23 agosto 1917, n. 1450, concernente l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura;
- Decreto-Legge Luogotenenziale 9 febbraio 1919, n.112: Viene istituita una indennità di licenziamento qualificata anche come premio di fedeltà;
- Decreto-legge Luogotenenziale 21 aprile 1919, n. 603: Viene istituita l’Assicurazione generale obbligatoria (Ago) contro l’invalidità e la vecchiaia per le persone di ambo i sessi che prestano l’opera loro alle dipendenze di altri; viene istituito il tassello fondamentale del sistema previdenziale pubblico in Italia – che va ad aggiungersi allo schema preesistente per i dipendenti dello Stato, istituito fin dal 1864 – con la definizione di uno schema pensionistico obbligatorio (di vecchiaia e invalidità) per i lavoratori del settore privato e la costituzione della Cassa nazionale per le assicurazioni sociali (CNAS).
- Decreto Luogotenenziale 19 giugno 1919, n. 1114, che istituisce, presso il Ministero dell’industria, commercio e lavoro, il Consiglio superiore della previdenza e della assicurazione, determinandone le attribuzioni e l’ordinamento, con il compito di dare parere e fare proposte sugli schemi di legge e di regolamento, sui provvedimenti e sulle questioni d’ordine generale che riguardano: le varie forme di assicurazioni sociali e private e gli Istituti che le esercitano; le Società di mutuo soccorso e le altre istituzioni di previdenza; gli argomenti che attengono ad Istituti affini a quelli sopracitati o che riguardino la diffusione e lo sviluppo della previdenza sociale.
- Legge 17 luglio 1919, n. 1176, che stabilisce norme circa la capacità giuridica della donna; Con tale provvedimento le donne sono ammesse, a pari titolo degli uomini, ad esercitare tutte le professioni ed a coprire tutti gli impieghi pubblici, esclusi soltanto, se non vi siano ammesse espressamente dalle leggi, quelli che implicano poteri pubblici giurisdizionali o l’esercizio di diritti e di potestà politiche, o che attengono alla difesa militare dello Stato secondo la specificazione che sarà definita in un successivo regolamento approvato con Regio Decreto 4 gennaio 1920, n. 39, che individuava gli impeghi pubblici preclusi alle donne. Tra questi si segnalano i ruoli della dirigenza apicale dello Stato, la carriera militare, le Alte magistrature e l’ordine giudiziario (compresi gli impieghi di cancelleria e segreteria);
- Legge 30 settembre 1920, n. 1405: viene costituito il Fondo di previdenza per il personale addetto ai pubblici servizi di telefonia
- Regio Decreto-Legge 19 ottobre 1919, n. 2214: Vengono riordinati i servizi del collocamento e viene istituita l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria per mancanza di lavoro; successivamente intervengono a rafforzare l’efficacia di tali norme diversi provvedimenti legislativi: il decreto-legge 7 novembre 1920, n. 1564, stabilisce le contravvenzioni in materia di collocamento e assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria, e fissa i compensi agli agenti che scoprono tali contravvenzioni e le pene contro i contraffattori delle marche per il versamento dei contributi assicurativi; il Decreto-Legge 23 novembre 1921, n. 1672 eleva il limite di retribuzione agli effetti dalla assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria per i dipendenti non operai delle aziende private; il Regio Decreto 5 febbraio 1922, n. 209 estende ai territori annessi la legislazione vigente nel Regno sul collocamento e sulla disoccupazione;
- Regio Decreto-Legge 3 giugno 1920, n. 700: Viene istituito il Ministero per il lavoro previdenza sociale, cui viene demandata la competenza sui servizi per l’assistenza ai lavoratori, sui servizi che riguardano il lavoro delle classi agricole, la Cooperazione e la mutualità agraria e la tutela del lavoro nelle miniere. Al Ministero del Lavoro vengono inoltre trasferite le competenze relative all’Ispettorato dell’industria e del lavoro e Cooperazione ed Enti cooperativi, alle assicurazioni sociali – Mutuo soccorso e altre istituzioni di previdenza, all’Ufficio nazionale per il collocamento e la disoccupazione e all’Ufficio centrale di statistica;
- Regio Decreto 30 dicembre 1923, n. 2841, di riforma della legge 17 luglio 1890, n. 6972, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.
- Regio Decreto 30 dicembre 1923, n. 3158, che rende obbligatoria l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria per le persone di ambo i sessi tra i 15 e i 65 anni e che lavorano alle dipendenze di altri (escluse determinate categorie);
- Regio Decreto 30 dicembre 1923, n. 3184, in materia di assicurazione obbligatoria contro la invalidità e la vecchiaia per le persone di ambo i sessi; si estende la copertura obbligatoria agli impiegati con retribuzione fino a 800 lire mensili, dall’altro sancisce l’esclusione di mezzadri, affittuari e coltivatori diretti. Tale passaggio è decisivo per l’impostazione occupazionale del sistema pensionistico italiano, limitando la copertura dell’assicurazione obbligatoria ai soli lavoratori dipendenti.
- Legge 10 dicembre 1925, n. 2277, in materia di protezione e assistenza della maternità e dell’infanzia, che istituisce E’ istituita l’Opera Nazionale per la protezione della maternità e dell’infanzia, con lo scopo principale di provvedere, alla protezione e all’assistenza dalle gestanti e delle madri bisognose o abbandonate; dei bambini sino al quinto anno, appartenenti a famiglie bisognose, dei fanciulli fisicamente o psichicamente anormali, e dei minori materialmente o moralmente abbandonati, traviati o delinquenti, sino all’età di 18 anni.
- Regio Decreto 15 aprile 1926, n. 718, che approva il regolamento per l’esecuzione della legge 10 dicembre 1925, n. 2277, sulla protezione e l’assistenza della maternità e dell’infanzia.
- Regio Decreto 13 maggio 1929, n. 928, in materia di assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali;
- Regio Decreto-Legge 23 marzo 1933, n. 264, recante unificazione degli istituti per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni degli operai sul lavoro. Viene costituito, a decorrere dal 1° luglio 1933, l’INFAIL (Istituto nazionale fascista per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) quale unica Cassa nazionale di assicurazione per gli infortuni sul lavoro; l’Istituto assorbì 17 sindacati volontari e il loro Consorzio con l’acquisizione di oltre 50.000 contratti assicurativi. Lo statuto dell’INFAIL sarà approvato con il Regio Decreto 28 settembre 1933, n. 1280;
- Regio Decreto-Legge 27 marzo 1933, n. 371: la Cassa Nazionale di Previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai prende il nome di INFPS (Istituto Nazionale Fascista di Previdenza Sociale);
- Legge 26 aprile 1934, n. 653, in materia di tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli;
- Regio Decreto-Legge 22 marzo 1934, n. 654, in materia di tutela della maternità delle lavoratrici.; era prevista, tra l’altro, l’astensione obbligatoria della donna tra un mese prima della data presunta del parto e sei settimane dopo il parto stesso; era garantito il diritto alla conservazione del posto di lavoro durante la gravidanza e il diritto a due periodi di riposo giornalieri per l’allattamento.
- Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, che approva il testo unico delle leggi sanitarie; verificarne la portata innovativa al di là della burocratizzazione autoritaria del settore. Viene istituito, tra l’altro, l’Istituto di sanità pubblica (ora Istituto superiore di sanità); la Direzione generale della Sanità pubblica è costituita di uffici medici, veterinari, farmaceutici e amministrativi e dell’Istituto di sanità pubblica, come centro di indagini e di accertamenti inerenti ai servizi della sanità pubblica e per la specializzazione del personale addetto ai servizi sanitari.
- Legge 10 gennaio 1935, n. 112, che istituisce il libretto del lavoro, che deve contenere, tra l’altro: i dati anagrafici del lavoratore (compresi: il grado di istruzione, iscrizione al Partito Fascista, posizione militare); il certificato medico di idoneità al lavoro; i dati relativi a ciascun datore di lavoro presso cui il lavoratore è stato occupato, all’inquadramento del lavoratore, alla retribuzione; ai periodi di impiego presso ciascuno; i dati sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie e la durata dell’assenza dal servizio per le tali cause; gli estremi della tessera d’assicurazione contro la invalidità e la vecchiaia.
- Regio Decreto 17 agosto 1935, n. 1765, in materia di disposizioni per l’assicurazione obbligatoria degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Infortuni sul lavoro
L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro dell’industria è stata la prima forma di assicurazione obbligatoria creata in Italia nel 1879 ed attuata, dopo un ventennio di studi e di tentativi, con la legge 17 marzo 1898 n.80 seguita dal regolamento del 25 settembre 1898 n.411.
Tuttavia tali norme e regolamenti, con lo sviluppo delle attività industriali e con l’aumento degli infortuni sul lavoro, apparvero totalmente inadeguate alla soluzione del grave problema. La legge del 1898 fu presto modificata dalla legge del 20 giugno 1903 la quale fu poi fusa in un Testo Unico approvato con Regio Decreto il 31 gennaio 1904 n. 51, cui seguì il regolamento approvato con R.D. 13 marzo 1904 n.141.
Successivamente, col decreto luogotenenziale 23 agosto 1917 n. 1450, fu istituita l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro agricolo; mentre l’assicurazione contro le malattie professionali fu realizzata col Regio Decreto 13 maggio 1929 n. 928.
Infine il Testo Unico del 1904, ripetutamente modificato, ed il R. Decreto del 1929 sono stati abrogati dal R.D. 17 agosto 1935 n.1765 contenente le nuove disposizioni sull’assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Prima di arrivare alla stesura definitiva del T.U. del 1935, è importante sottolineare che con R.D. 23 marzo 1933 n. 264 venne attuata l’unificazione della Cassa Nazionale Infortuni e delle Casse private di assicurazione, la cui denominazione fu mutata in quella di Istituto Nazionale Fascista per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. (I.N.F.A.I.L.) che nel dopoguerra verrà rinominato I.N.A.I.L.
Il nuovo Istituto, destinato a crescere di dimensioni e importanza nei decenni successivi, introdusse i principi cardine per la tutela dei lavoratori. Tra i più importanti si ricordano: la costituzione automatica del rapporto assicurativo, l’automaticità delle prestazioni, l’erogazione di prestazioni sanitarie, la revisione delle rendite e una nuova disciplina nell’assistenza dei grandi invalidi e dei nuclei familiari in caso di morte del lavoratore.
- Regio Decreto-Legge 4 ottobre 1935, n. 1827, sul perfezionamento e coordinamento legislativo della previdenza sociale. (disciplina e organizzazione dell’INPS)
- Regio decreto-legge 21 agosto 1936, n. 1632: istituzione degli assegni familiari a tutti gli operai della industria. In altri settori produttivi (commercio, credito e assicurazione) gli assegni furono introdotti mediante contratti collettivi di lavoro. Il perfezionamento e l’estensione degli assegni a tutte le categorie di impiegati e di operai di qualsiasi ramo produttivo avvenne con Regio decreto-legge 17 giugno 1937, n. 1048, il quale stabilì anche che l’ammontare degli assegni per ciascun figlio fosse fissato in misura gradatamente crescente secondo il numero dei figli. Gli assegni familiari furono estesi per mezzo di contratti collettivi di lavoro anche alla moglie ed ai genitori a carico. La legge 6 agosto 1940, n. 1278 istituì presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale (che sin dall’inizio era stato incaricato della gestione) la Cassa unica per gli assegni familiari dei lavoratori, fondendo insieme le varie gestioni di settore, e istituendo una compensazione mutualistica degli oneri su base nazionale.
- Legge 3 giugno 1937, n. 847, recante istituzione in ogni Comune del Regno dell’Ente comunale di assistenza. All’Ente comunale di assistenza venivano assegnate le attribuzioni fin lì svolte dalla Congregazione di carità del rispettivo Comune; agli Enti venivano altresì trasferiti il patrimonio delle Congregazioni di carità, le loro attività e l’amministrazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza ad esse affidate.
- Il 4 settembre 1936 in virtù dell’accordo collettivo stipulato dalle Confederazioni degli Agricoltori e dei lavoratori agricoli, nasce una Cassa di previdenza dei lavoratori agricoli che, con regio decreto 14 luglio 1937 n. 1485 ottiene il riconoscimento giuridico come “Cassa Nazionale di Assistenza per gli Impiegati agricoli e forestali” (CNAIAF).
- Regio Decreto-Legge 17 giugno 1937, n. 1048, recante disposizioni per il perfezionamento e generalizzazione degli assegni familiari ai prestatori d’opera. In seguito fu emanato il Regio Decreto 21 luglio 1937, n. 1239, che recava norme integrative per l’attuazione del Regio decreto-legge n. 1048/1937, sulla generalizzazione e il perfezionamento degli assegni familiari.
- Regio Decreto-Legge 29 maggio 1937, n. 1768, recante riduzione della settimana lavorativa a 40 ore, che introduce il principio secondo il quale la durata del lavoro, per gli operai che prestano la loro opera alle dipendenze e sotto il controllo diretto altrui in attività di natura industriale, non può eccedere le 40 ore settimanali, con un massimo e otto ore giornaliere, salvo un serie di eccezioni contenute nel decreto-legge.
- Regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636, che modifica le disposizioni sulle assicurazioni obbligatorie per l’invalidità e la vecchiaia, per la tubercolosi e per la disoccupazione involontaria e sostituisce l’assicurazione per la maternità con l’assicurazione obbligatoria per la nuzialità e la natalità: viene introdotto il principio della reversibilità della pensione ai superstiti e viene abbassata a 60 anni l’età di pensionamento di vecchiaia per gli uomini, e a 55 quella per le donne.
- Regio Decreto 6 giugno 1939, n. 1305: viene istituito l’ENASARCO (Ente Nazionale di Assistenza per Agenti e Rappresentanti di Commercio) -all’epoca ENFASARCO- quale gestore della prima e per molto tempo unica tutela previdenziale per gli Agenti e Rappresentati; il 25 maggio 1935 era stato sottoscritto il primo Accordo Economico Collettivo in materia di agenzia, tra le confederazioni fasciste degli industriali e dei commercianti e la federazione nazionale fascista degli agenti e rappresentanti di commercio, contenente la prima disciplina organica della professione. Tre anni dopo, con l’Accordo Economico Collettivo del 30 giugno 1938, gli agenti, di concerto con le rappresentanze delle imprese preponenti, istituirono anche “un trattamento di previdenza a favore degli agenti e rappresentanti … mediante il versamento da parte delle Ditte di un contributo del 3% sulle provvigioni liquidate all’agente o rappresentante e da un pari contributo a carico dell’agente o rappresentante…”.
- Legge 22 giugno 1939, n. 1239, che istituisce una tessera sanitaria per le persone addette ai lavori domestici.
- Legge 19 gennaio 1942 n. 22; Viene istituito l’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti statali, meglio conosciuto con l’acronimo ENPAS, era un ente pubblico italiano, istituito durante il regime fascista con la per provvedere alla previdenza e all’assistenza sanitaria dei dipendenti delle amministrazioni statali e dei loro familiari;
- Legge 11 gennaio 1943, n. 138, che istituisce l’Ente “Mutualità fascista – Istituto per l’assistenza di malattia ai lavoratori” INAM; l’Ente (INAM) é l’organo mediante il quale le organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori assolvono i compiti enunciati nella Carta del lavoro per quanto concerne l’assistenza dei lavoratori e dei loro famigliari in caso di malattia. All’INAM sono iscritti obbligatoriamente i lavoratori rappresentati dalle Associazioni sindacali aderenti alla Confederazioni fasciste dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, delle aziende del credito e della assicurazione e dei professionisti e degli artisti. L’Ente provvede all’assistenza per i casi di malattie, ad esclusione di quelle il cui rischio é coperto per legge da altre forme di assicurazione.
[1] Fulvio Cammarano: Storia politica dell’Italia liberale, 1861-1901, Editore Laterza, 1999, pag. 200