Allarme sui conti pubblici e governance del PNRR riempiono l’agenda politica nei primi giorni di giungo. Riduzione del debito, ritorno alla crescita e incremento della produttività sono i temi affrontati dalla Commissione europea nell’European Semester mentre Wolfang Schäuble propone per l’Italia un redempion pact; il decreto semplificazioni desta timori riguardo ad alcune misure legate ai contratti pubblici. Sul versante pandemia un report dell’OHE illustra come affrontare le incertezze nella produzione di vaccini in Europa e uno dell’ISTAT individua i nuovi bisogni di assistenza salute della popolazione più anziana in Italia. Su un piano più squisitamente macroeconomico John B. Taylor si chiede se i recenti piani di stimolo negli USA abbiano prodotto gli effetti sperati.
Il coordinamento della politica economica del 2021 nell’ambito del Semestre europeo si interseca con il lancio del Meccanismo di Ripresa e Resilienza (RFF). La Commissione europea nell’Economic policy coordination in 2021 ribadisce l’importanza di assicurare un coordinamento efficace al fine di garantire un sentiero di crescita robusto e duraturo. Nei rispettivi PNRR gli stati membri devono individuare un sottoinsieme di obiettivi inclusi nelle Country Specific Recommendations, riforme fiscali incluse. Wolfang Schäuble interviene nel dibattito con una proposta alternativa. (Leggi)
Negli USA è in corso un dibattito sull’efficacia dei tre pacchetti fiscali di stimolo varati tra il 2020 e il 2021 sia dall’amministrazione Trump sia da quella di Biden. In un articolo intitolato The Stimulus Didn’t Work, Again, John B. Taylor professore di Economia alla Stanford University dimostra l’inefficacia di queste misure, attraverso l’analisi sui consumi provati delle famiglie, analogamente a quanto accaduto per l’Economic Stimulus Act del 2008 e in linea con la teoria del reddito permanente di Milton Friedman. (Leggi)
La pandemia ha fatto emergere nuovi bisogni di salute e di assistenza per le fasce di età più anziane – dai 75 anni in su – e per i domiciliati nelle strutture residenziali. L’Istat e la Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana, istituita presso il Ministero della salute, hanno pubblicato un Report dove si valutano le condizioni di fragilità e le variabili associate a una maggiore domanda di assistenza sanitaria e assistenziale in un’ottica di programmazione. (Leggi)
Il Consiglio dei Ministri ha emanato il Decreto-legge 31 maggio 2021 “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure“. È un decreto molto atteso e dibattuto perché collegato alla gestione del PNRR. Tra le misure approvate segnaliamo la semplificazione delle procedure di appalto con misure che prevedono la riduzione dei tempi di gara e la semplificazione degli oneri sugli operatori economici. (Leggi)
L’Office for Health Economic (OHE) ha pubblicato la versione in lingua inglese del rapporto “Key factors on how to procure, pay for, distribute, and use vaccines for COVID-19: A European perspective” commissionato a ottobre 2020 dal gruppo parlamentare Renew Europe, di orientamento liberal democratico, e presentato a novembre dello stesso anno. Nel Rapporto si sottolinea l’importanza di incentivare i produttori dei vaccini più promettenti e di investire sul miglioramento della loro capacità produttiva insieme alla predisposizione di un piano di distribuzione efficiente. (Leggi)

TENUTA DEI CONTI PUBBLICI E RIDUZIONE DEL DEBITO
In Italia il dibattito politico sulla sostenibilità della finanza pubblica nel post pandemia in alcuni Stati membri dell’Unione europea, si è riacceso in seguito a un articolo del presidente della Bundestag Wolfgang Schäuble apparso sul Financial Times. L’ex ministro delle finanze tedesco avverte dei rischi di “moral hazard” – in questo caso indebitarsi a spese della comunità – derivanti da un debito pubblico elevato.
Anche la Commissione europea, in sede di coordinamento della politica economica, ha focalizzato l’attenzione sul debito pubblico italiano arrivato nel 2020 al livello record del 155,8% sul PIL e previsto ancora in aumento al 159.8% nel 2021. Il controllo dei conti pubblici dipenderà anche dalla crescita dei prossimi anni e a questo riguardo la Commissione individua le principali debolezze dell’economia italiana: produttività del lavoro stagnante nel lungo periodo, ostacoli agli investimenti pubblici e privati e tasso di occupazione al di sotto della media europea.
Nel 2023 probabilmente saranno disattivate le clausole di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita e questo potrebbe significare il ritorno a politiche di austerità. Se crescita e controllo della spesa potranno garantire la sostenibilità dei conti pubblici ne lungo periodo, Schäuble propone un “Eurozone debt redemption pact” alla stregua di quanto già sperimentato negli USA nel 1792: disciplina di bilancio e riduzione del debito associato a depositi di garanzie in oro. Una proposta che farà discutere.
European Commission – Economic policy coordination in 2021 and in-depth review annex for Italy

GLI STIMOLI FISCALI SONO EFFICACI?
In risposta alla crisi economica negli USA tra il 2020 e il 2021 sono stati varati tre “economic impact payment” (EIP): l’amministrazione Trump è intervenuta nel 2020 con il Cares ACT di 2,2 trilioni di dollari e con il Coronavirus Response and Relief Supplemental Appropriations Act of 2021 di 900 miliardi di dollari; a marzo 2021 la nuova amministrazione Biden ha varato l’American Rescue Plan di 1,9 trilioni di dollari.
Il razionale alla base di interventi di sostegno all’economia così imponenti in periodi di crisi è la funzione di consumo keynesiana secondo cui a un incremento del reddito segue un aumento della domanda aggregata con un incremento del reddito – la cui ampiezza dipende dal moltiplicatore. Secondo John B. Taylor – dati alla mano si veda il grafico in testata – all’incremento del reddito disponibile, in corrispondenza di ciascun EIP, non è seguito un aumento dei consumi privati (sebbene secondo un’indagine del Bureau of Labor Statistics (BLS) il 60% degli intervistati avesse dichiarato di averlo utilizzato per consumi).
L’incremento è avvenuto solo in corrispondenza della ripresa del reddito disponibile, al netto dei pagamenti EIP, così come era già accaduto per il 2008 Economic Stimulus Payments di 152 miliardi di dollari – sebbene in quel caso da un’indagine successiva del BLS il 49,1% degli intervistati avesse dichiarato di averlo destinato al rimborso di prestiti e solo il 30% ai consumi. Da questa evidenza verrebbe confermata ancora una volta la teoria di M. Friedman secondo cui la domanda aggregata aumenta solo in seguito di un incremento del reddito disponibile percepito come “permanente”.
Taylor, John B. – The Stimulus Didn’t Work, Again, Project Syndicate
PANDEMIA E NUOVI BISOGNI DI ASSISTENZA
In Italia pandemia ha colpito soprattutto la popolazione più anziana: secondo l’ultimo report dell’ISS sulle caratteristiche dei pazienti deceduti per SARS-Cov-2, l’85,6% dei decessi hanno riguardato la popolazione di età uguale o superiore ai 70 anni. Da qui è nata l’esigenza di approfondire i bisogni di salute e di assistenza di questa fascia di età. I risultati del rapporto congiunto ISTAT – Ministero della Salute sono stati ricavati dalla rielaborazione dei dati dell’indagine campionaria europea sulle condizioni di salute EHIS 2019.
Tra la popolazione italiana over 75, stimata in 6,9 milioni di individui (il 12% della popolazione complessiva), sono stati individuati 2,7 milioni con gravi difficoltà motorie, comorbilità e compromissione dell’autonomia delle attività quotidiane. Di questi, 1,2 milioni di individui rispondono di non poter contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità di cui circa 1 milione vive da solo o con familiari over 65 impossibilitati a far fronte alle necessità dei più anziani.
Vi sono infine circa 100mila anziani con difficoltà economiche tali da precludere l’accesso ai servizi di assistenza a pagamento. Per rispondere a questa domanda di assistenza inespressa, in aumento con l’invecchiamento della popolazione, e per prevenire “l’esplosione della domanda sanitaria a livelli insostenibili” va organizzata un’offerta di servizi di sostegno sia domiciliare sia sul territorio.

APPALTI A RISCHIO CORRUZIONE
Il Decreto-legge “Semplificazioni” è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 31 maggio scorso con diverse novità, rispetto a quanto segnalato in questa rubrica, in tema di contratti pubblici. Le principali misure di semplificazione in tema di procedure di appalto, nonostante l’iter tortuoso e le numerose proposte, hanno seguito le linee guida delle tre direttive europee che attualmente disciplinano la materia: 2014/23/24/25/UE.
Tra le principali novità si segnala la semplificazione delle procedure per le opere di impatto rilevante: sono interessate alla misura alcune infrastrutture ferroviarie e portuali e opere idrauliche. Per le opere del PNRR è stato previsto un affidamento unico per la progettazione e l’esecuzione mentre l’aggiudicazione avverrà con l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il limite del subappalto del 30% sarà eliminato con alcuni vincoli il 1° novembre 2021 ma nel frattempo è stato innalzato fino a un massimo del 50%.
Per garantire trasparenza e pubblicità, le stazioni appaltanti dovranno trasmettere all’ANAC tutti i dati dei contratti pubblici. Su quest’ultimo aspetto emergono le principali preoccupazioni: secondo l’Osservatorio dei Conti pubblici italiani, per il basso livello di trasparenza monitoraggio delle stazioni appaltanti con queste nuove norme si rischia di incrementare la corruzione a meno di una più stretta vigilanza.
Governo – Dl Semplificazioni e Governance approvato dal Consiglio dei Ministri
STRATEGIA VACCINALE IN EUROPA UN ANNO DOPO
Il Rapporto OHE, sebbene pubblicato a novembre dello scorso anno, è ancora attuale alla luce del difficile lancio della strategia vaccinale in Europa. Su questa rassegna avevamo riportato l’opinione di alcuni studiosi riguardo le difficoltà di approvvigionamento e gli errori della Commissione europea nelle fasi iniziali della campagna vaccinale.
Secondo l’OHE agli sviluppatori di vaccini andrebbero inviati segnali corretti sia sui contratti di volume sia sui prezzi. Per incentivare lo sviluppo, la qualità e l’investimento nella capacità produttiva, i contratti dovrebbero includere i prezzi come parte di un sistema premiante. Sarebbe stato necessario innanzitutto determinare un Profilo di Prodotto Target (PPT) a livello EU adottando la definizione dell’OMS – tra i vari parametri c’è il 70% di efficacia, protezione per almeno un anno, stabilità del prodotto ad alte temperature etc. – e incorporare elementi a valore aggiunto estesi nelle definizioni dei TPP e nei processi di contrattazione, inclusi i prezzi.
Buona parte di queste raccomandazioni non sono state seguite dalla Commissione nelle fasi iniziali di contrattazione provocando ritardi. Alla data del 9 maggio 2021 era vaccinato con la 1° dose il 50,0% della popolazione UE di età superiore ai 18 anni e completamente vaccinato il 25,7%. Valori lontani dagli Stati Uniti dove, ai primi di giugno i vaccinati con una dose era il 63% della popolazione adulta con il 52% completamente vaccinato.