Dopo l’approvazione dei vaccini lo scenario macroeconomico globale è lievemente migliorato sebbene nuove incertezze provengano dalle varianti del virus e dalle ultime ondate. Il Fondo Monetario Internazionale nel World Economic Outlook di gennaio prevede il PIL globale crescere del 5,5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022. Grazie agli sviluppi sul fronte vaccini il dato del 2021 è stato rivisto al rialzo di 0,3 punti percentuali rispetto alla precedente edizione. Male l’Italia le cui previsioni di crescita per il 2021 sono state riviste al ribasso: 3,0% contro 5,2% dello scorso ottobre. (Leggi)
L’articolo 71 della Legge n. 448 del 23 dicembre 1998 aveva previsto lo stanziamento di risorse per Piano straordinario di interventi per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria nei grandi centri urbani. Una parte delle risorse è stato utilizzato, insieme a finanziamenti regionali e comunitari, per la costruzione di nuovo ospedali. La Corte di Conti ha pubblicato l’istruttoria sullo stato di attuazione del Piano al 2018, rilevando marcate differenze tra le aree del Contro-Nord e quelle del Mezzogiorno d’Italia nella dotazione infrastrutturale di tecnologie medicali. (Leggi)
Lo scorso 25 gennaio in Conferenza Stato – Regioni è stato raggiunto l’accordo sul “Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale, PanFlu 2021 – 2023“. Il Governo ha accolto la richiesta delle Regioni/PA di finanziare i piani regionali con fondi aggiuntivi e vincolanti rispetto al FSN. Il Piano, a cadenza triennale, basato su preparedness e readiness, potrà essere modificato dopo un anno su indicazione delle Regioni/PA. Sono stati rivisti anche gli aspetti etici fonte di accese controversie. (Leggi)
La spesa sanitaria ospedaliera è una voce rilevante della spesa sanitaria complessiva (in Italia è circa il 44% sul totale). Uno studio del Centre for Health Economic individua i driver della spesa totale su dati del HNS relativi alle cure ospedaliere in regime di ricovero dal 2009 al 20017. L’individuazione delle componenti è utile per una migliore programmazione e l’efficientamento delle risorse. La spesa complessiva cresce sia in corrispondenza dell’incremento dei ricoveri totali sia per il ricorso ad interventi non programmati con cure di lunga durata. (Leggi)
Sulle colonne di Project Syndicate l’economista Hans Werner Sinn discute del fallimento della strategia europea di approvvigionamento dei vaccini ritenendo l’affidamento dell’acquisto centralizzato alla Commissione Europea priva di basi giuridiche ed economiche. Sul portale del Think Tank Bruegel J. Scott Marcus, ritiene la Commissione responsabile di non avere fatto scorte sufficienti di quei vaccini che avrebbero ottenuto l’approvazione a breve termine. I costi di questi errori avranno conseguenze sulla salute e ritardi nella ripesa delle attività economiche. (Leggi)
LA CRESCITA IN ITALIA LANGUE SEMPRE
Secondo le previsioni del FMI la ripersa e il tempo di recupero dei livelli pre-crisi sarà differente per ciascun Paese in relazione alla severità della crisi sanitaria, all’ampiezza del rallentamento dell’economica e all’efficacia delle politiche a supporto. Le economie avanzate hanno potuto beneficiare degli interventi delle banche centrali e del supporto fiscale per famiglie e imprese. Per questi interventi e grazie alla campagna vaccinale nell’estate 2021 la perdita di output prevista sarà inferiore a quella di altri Paesi.
Nonostante ciò, il percorso di recupero non sarà uguale per tutti i paesi avanzati. Stati Uniti e Giappone, secondo le previsioni, raggiungeranno il livello pre-Covid-19 nella seconda metà del 2021 mentre nell’Area euro e nel Regno Unito questo livello non sarà raggiunto nemmeno nel 2022. Alla base del risultato vi sono le differenze con cui i Paesi hanno affrontato l’emergenza sanitaria, l’ammontare di risorse impiegate, la flessibilità del sistema economico, i trend preesistenti e le rigidità strutturali.
L’Italia, uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia, nei venti anni precedenti la pandemia aveva una produttività e un’economia stagnante ed era tra i pochi Paesi a non aver ancora recuperato i livelli di prodotto pre-2009. Non meraviglia la revisione al ribasso di ben 2.2 punti percentuali della crescita nel 2021 e un ritorno a livelli pre-2019 a chissà quando senza un piano investimento associato a profondi interventi strutturali.
IMF – World Economic Outlook Update, January 2021
https://www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2021/01/26/2021-world-economic-outlook-update

IL RUOLO SOTTOVALUTATO DELL’HTA
La Corte dei Conti ha verificato lo stato di attuazione della legge 448/1998 il cui articolo 71 aveva stanziato per il triennio 1999-2001 774.6 milioni di euro corrispondenti a 1500 miliardi di lire del tempo. Lo spirito della norma aveva la finalità di migliorare gli standard di salute, di qualità e di efficienza soprattutto nelle Regioni meridionali.
In mancanza di vincoli di spesa, i fondi sono stati utilizzati per la formazione del personale, la costruzione e ammodernamento delle strutture sanitarie e per l’acquisto di attrezzature mediche a elevato contenuto tecnologico. Dall’istruttoria emerge un quadro variegato e complesso, caratterizzato dal consueto ampio divario Nord-Sud, da cui si possono trarre alcune importanti lezioni sia sui piani di rientro sia sulla cultura dell’HTA in Italia.
Le Regioni in piano di rientro hanno conferito l’incarico di supporto tecnico-contabile a società di consulenza private quando invece la norma prevedeva la possibilità di usufruire dei servizi Agenas. Tale scelta ha privilegiato gli aspetti economico-finanziari della gestione trascurando quelli di natura sanitaria. Il divario di dotazione tecnologica e le decisioni di alcune Regioni, mostrano quanto sia ancora poco diffuso il corretto utilizzo delle tecniche di HTA nel nostro paese.

CON RISORSE EXTRAFONDO SANITARIO RAGGIUNTO L’ACCORDO
Con un ritardo incomprensibile, data la gravità della situazione sanitaria e la confusione sul programma vaccinale, nei giorni scorsi è stato raggiunto l’accordo tra la Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome e lo Stato sul Piano pandemico PanFlu 2021-2023.
Il Piano individua quattro fasi pandemiche, ciascuna corrispondente al grado di avanzamento dell’epidemia sul territorio nazionale o locale in conformità alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La risposta alla pandemia si basa sui concetti di Preparazione e Prontezza: la preparazione avviene secondo principi generali di guida alla programmazione e alla pianificazione; la prontezza consiste nell’agire con tempestività attuando le azioni previste nella fase preparatoria. Il Ministero della Salute ha funzioni di indirizzo e coordinamento in collaborazione con l’ISS. Le Regioni attuano gli interventi secondo quanto definito nei piani regionali alla cui stesura saranno destinate risorse vincolate aggiuntive rispetto al FSN.
Sono stati modificati anche gli aspetti etici sull’accesso alle terapie intensive nel caso di scarsità di risorse. Nell’interpretazione di molti osservatori il testo originario indicava una preferenza troppo stringente a favore dei pazienti potenzialmente a maggior beneficio. Il testo attuale accoglie le riflessioni del Comitato di Bioetica con indicazioni meno deterministiche e vincolanti per i medici e gli operatori sanitari.
Regioni – Piano Pandemico influenzale: via libera all’accordo Stato-Regioni

IN UK LA SPESA SANITARIA È TRAINATA DAI RICOVERI DI LUNGA DURATA
Lo studio individua le determinanti della crescita della spesa sanitaria nell’arco di quasi un ventennio analizzando i dati amministrativi del National Health System (NHS) inglese dove l’80% è finanziato con risorse pubbliche secondo uno schema basato sul modello Beveridge come in Italia. Nel 2012 la quota di finanziamento pubblico del NHS era il 7,4% sul PIL.
Vengono considerati dati di spesa dal lato dell’offerta e della domanda. Nel primo caso rientrano le variazioni delle forniture di servizi tra ricoveri per cure elettive (programmante) e non elettive e soggiorni di breve e lungo periodo e casi di un giorno. Nel secondo caso l’età, la morbilità e il numero di pazienti che si presentano per ricevere cure.
Tra il 2009 e il 2016 la spesa sanitaria è aumentata di 3.5 miliardi di sterline (circa 9.6 miliardi di euro) e i ricoveri di 700mila unità. In questo periodo la spesa per i ricoveri non elettivi, determinata dall’incremento della comorbilità nella popolazione, è aumentata del 27% mentre per i ricoveri elettivi è aumentata del 6%. Tra i ricoveri non elettivi l’incremento maggiore sì è avuto nelle degenze di lunga durata, ossia superiori ai 21 giorni, + 27%. La spesa totale per questa attività è 4,5 volte maggiore rispetto a quella per degenze brevi (11,3 miliardi contro 2,5 miliardi di sterline).
Centre for Health Economic – Publicly funded hospital care: expenditure growth and its determinants
VACCINI BANCO DI PROVA PER L’UE
La politica di acquisto centralizzato dei vaccini della Commissione Europea è stata fallimentare e sta infliggendo alla popolazione gravi conseguenze, evitabili con una politica di acquisto più lungimirante. Questa è la dura accusa dell’economista H.W. Sinn secondo cui l’Europa ha peccato di rigidità istituzionale e non ha acquistato in anticipo dosi sufficienti del vaccino Pfizer/BionTech.
La Commissione sostiene di aver diversificato gli acquisti a causa dell’incertezza dei tempi di approvazione. Tuttavia, secondo Sinn, la politica di acquisti diversificata avrebbe potuto essere condotta diversamente con l’acquisto di un numero di vaccini sufficienti per i 2/3 della popolazione europea da ciascun produttore candidato. Nell’acquisto dei vaccini l’azione sovranazionale non è stata efficiente come previsto dall’articolo 5 del Trattato.
Dello stesso tenore le considerazioni di M.J. Scott secondo cui la Commissione ha sperperato la sua opportunità di vaccinazione contro il coronavirus. Negli ultimi mesi dello scorso anno la pianificazione della Commissione sarebbe stata negligente e non avrebbe garantito dosi sufficienti per una quota significativa della popolazione nemmeno quando è stato chiaro quali vaccini apripista avrebbero ottenuto l’autorizzazione.
Project Syndicate – Europe’s Vaccination Debacle
Bruegel – Has the European Union squandered its coronavirus vaccination opportunity ?