La Corte dei Conti valuta con favore sia la costituzione di un fondo per interventi urgenti sia le misure di sostegno strutturale alle imprese attuate con l’obiettivo di migliorare la produttività e la competitività. È quanto si legge nella “Memoria sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (A.C. 2790)”. La Corte si raccomanda di invertire il ritmo di crescita economica “senza caricare i già fragili conti pubblici di rischi ulteriori”. (Leggi)

PIL -9,0% nel 2020 e +3,5% nel 2021: queste le ultime stime della Banca d’Italia pubblicate nelle Previsioni macroeconomiche di dicembre. Rispetto allo scorso luglio le previsioni per l’anno in corso sono lievemente migliorate di 0,5 punti percentuali. Nel 2021 la crescita sarà del 3,5%, ossia 1,3 p.p. in meno. Sul dato influisce la lenta ripresa dei consumi delle famiglie che hanno incrementato il risparmio per motivi precauzionali. L’occupazione tiene ancora, ma solo per quest’anno, grazie all’uso esteso della Cassa integrazione (CIG). (Leggi)

Olivier Blanchard sul portale del Peterson Institute for International Economics interviene per fare il punto sul ruolo della Banca Centrale Europea in un periodo che si può definire di “stagnazione secolare”. Il bilancio della BCE è aumentato di 9 volte dal 2000 e del 40% dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Durante la crisi finanziaria e dell’euro e in quella odierna il suo intervento ha contribuito a stabilizzare il mercato finanziario e ha sostenuto l’attività economica nell’area dell’euro, nonostante non abbia centrato l’obiettivo dell’inflazione. (Leggi)

Tra gennaio e luglio 2020 la spesa farmaceutica convenzionata netta è stata di 4,5 miliardi di euro in diminuzione di 142 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto riportato dall’AIFA nel periodico rapporto sul monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale: 4,7 miliardi al lordo dei ticket regionali per un’incidenza sul Fabbisogno sanitario nazionale 2020 del 6,84%, inferiore al tetto del 7,96%. La spesa per acquisti diretti al netto dei gas medicinali si è attestata a 6,7 miliardi superiore di 2,1 miliardi a quella programmata e con un’incidenza sul FSN del 9,7% contro il tetto di spesa del 6,69% del FSN. (Leggi)

Accesso alle medicine innovative per tutti i pazienti e sostegno alla competitività e all’innovazione dell’industria farmaceutica nell’UE. La Commissione europea ha approvato lo scorso 25 novembre la strategia farmaceutica per l’Europa con l’obiettivo di garantire il fabbisogno di farmaci anche in tempo di crisi grazie al consolidamento delle catene di approvvigionamento e di assicurare all’UE un ruolo di spicco nel panorama globale promuovendo standard di qualità elevata. (Leggi)

I NUMERI DELLA MANOVRA IN SANITÀ

Nel 2021 la manovra sarà di 30,9 miliardi di euro di cui 6,7 miliardi di minori entrate e 24,2 miliardi di maggiori uscite. Un complesso di 172 disposizioni che comportano un incremento delle uscite di cui solo 8 costituiscono il 50% della spesa. A legislazione corrente nel 2021 si prevede una crescita del PIL nominale del 4,2% mentre, grazie alle misure adottate, la crescita nominale sarà del 5,1%.

Gli interventi più rilevanti riguardano: il fondo per il sostegno alle attività colpite dalla pandemia, il fondo per l’assegno universale, la proroga del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, l’adeguamento del fabbisogno sanitario e del Fondo di sviluppo e coesione. Nel 2021 in sanità è stato previsto un rilevante incremento del fabbisogno sanitario standard: 121,3 miliardi di euro 2,8 miliardi in più rispetto al livello di finanziamento precedente al Covid e nel 2022 vi sarà un ulteriore incremento di 823 milioni.

Nel 2020 la maggior spesa prevista per l’emergenza sanitaria è di 3,9 miliardi di euro, quasi del tutto coperti dall’incremento del fabbisogno di entità analoga, di cui 1,2 miliardi per il rafforzamento dell’assistenza territoriale e delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) disposti con il decreto-legge 34/2020.

Sull’implementazione assistenza domiciliare integrata e sulle USCA la Corte segnala alcune criticità: al 31 ottobre solo 13 Regioni avevano presentato un piano di per la revisione dell’assistenza territoriale, la spesa per il personale delle USCA di 85 milioni sarà a carico delle Regioni dal 2021.

Corte dei Conti – Memoria sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021

https://www.corteconti.it/HOME/StampaMedia/Notizie/DettaglioNotizia?Id=78724e07-eb16-48bc-9c7d-3ed599a3bb47

LA RIPRESA ANDRÀ A RILENTO

Nel 2021 la ripresa economica sarà più lenta di quanto previsto. Lo scorso luglio la Banca d’Italia ipotizzava, nello scenario di base, il PIL in crescita del 4,8%. A dicembre la previsione è stata rivista al ribasso e nel 2021 il PIL crescerà solo del 3,5%.  Le stime non considerano i dati di contabilità nazionale diffusi dall’ISTAT agli inizi di dicembre: PIL +15,9% congiunturale e -5% tendenziale.

L’impatto del programma Next Generation EU, sebbene i dettagli sui progetti siano stati definiti da poco nel PNRR, è stimato in 2,5 punti percentuali nel triennio 2021-2023 a condizione di una concreta specificazione di ulteriori interventi nei prossimi mesi e di una tempestiva attuazione.

Alla luce delle misure del programma Next Generation EU e delle condizioni favorevoli di finanziamento le stime sulla crescita degli investimenti fissi lordi sono stati riviste al rialzo rispetto a luglio. Nel 2021 gli investimenti cresceranno del 9%, contro il 7,3% delle stime di di luglio e nel 2022 del 11,5% contro il 6.5% di luglio trainati dagli investimenti in beni strumentali +13.5%.

Se la pandemia perdurasse con le stesse restrizioni della scorsa primavera nel 2021, il PIL crescerebbe meno di 1,5 punti percentuali e nel 2022 di un punto percentuale in meno. La ripresa delle esportazioni a livelli pre-crisi dal 2021 sarà trainata dagli scambi di beni mentre i servizi risentono ancora della debolezza del turismo.

Banca d’Italia – Proiezioni macroeconomiche per l’Italia – dicembre 2020

https://www.bancaditalia.it/media/notizia/proiezioni-macroeconomiche-per-l-italia-dicembre-2020/

BCE E STAGNAZIONE SECOLARE

La BCE si trova da più di un decennio ad operare in un ambiente economico dove il tasso di interesse reale risk free è così basso da rendere inefficace il principale strumento di politica monetaria del tasso ufficiale d’interesse. Secondo O. Blanchard in questo contesto vi sono due priorità: maggiore enfasi sulla politica fiscale e lasciare inalterata l’inflazione obiettivo.

In un contesto di stagnazione secolare, come quello attuale, bisogna trovare il giusto mix tra politica monetaria e politica fiscale. La politica monetaria è inefficace quando non riesce a raggiungere l’obiettivo di inflazione che per la BCE è il 2% annuo – a ottobre nell’area dell’euro il tasso medio di inflazione annuo è di -0,3% stabile sul mese precedente – ed è necessario un policy mix con la politica fiscale piuttosto complesso. Quando la politica dei tassi diventa inefficace, l’azione si sposta sulla riduzione dello spread.

Se la politica fiscale è limitata la banca centrale può perseguire l’obiettivo della riduzione dello spread ad oltranza assumendosi rischi sia finanziari sia politici. Se la politica fiscale è eccessiva aumentano i rischi di lungo periodo sulla sostenibilità della finanza pubblica. In questi mesi Commissione e BCE hanno trovato un punto di equilibrio. I rischi restano bassi sia per i bilanci della banca centrale sia per la sostenibilità del debito.

PIIE – Memo to the European Central Bank on achieving the right fiscal-monetary policy mix

https://www.piie.com/blogs/realtime-economic-issues-watch/memo-european-central-bank-achieving-right-fiscal-monetary

FARMACEUTICA DIRETTA OLTRE IL TETTO DI SPESA

Il tetto della spesa farmaceutica complessiva è di 14,85% sul Fabbisogno sanitario nazionale. La spesa è suddivisa in spesa per acquisti diretti e in spesa convenzionata.

La spesa per acquisti diretti consiste in acquisti di medicinali di fascia A, H e C da parte delle strutture sanitarie gestite dal SSN, ha il tetto fissato in 6,69% del FSN al netto dei gas medicinali il cui tetto è lo 0,20%. Negli ultimi quindici questa spesa, prima del 2017 denominata spesa ospedaliera, è stata sempre in eccesso, tendenza confermata con un’incidenza nei primi sette mesi dell’anno del 9.7% sul FSN 2020 provvisorio.

La spesa convenzionata, prima del 2107 denominata spesa territoriale, è la spesa per farmaci erogati dalle farmacie in regime di convenzione, con il tetto fissato in 7,69% del FSN. Nei primi sette mesi dell’anno questa spesa, sotto controllo da almeno dieci anni, ha avuto un’incidenza del 6,84% sul FSN 2020 provvisorio. Il valore, se confermato a fine anno, consolida la tendenza in diminuzione negli ultimi quattro anni.

Complessivamente la spesa farmaceutica al momento incide sul FSN del 16,54%, oltre il tetto complessivo di 2,31 punti percentuali. Nella prossima legge di bilancio è previsto un riequilibrio tra le due spese: il tetto per gli acquisti diretti aumenterebbe a 7,55% superando per la prima volta il tetto della convenzionata che diminuirebbe a 7,30% del FSN.

AIFA – Monitoraggio della Spesa Farmaceutica Nazionale e Regionale gennaio luglio 2020

https://www.aifa.gov.it/monitoraggio-spesa-farmaceutica

UNA NUOVA STRATEGIA FARMACEUTICA PER L’EUROPA

La nuova strategia farmaceutica della UE, di grande importanza perché approvata durante l’emergenza sanitaria, è orientata all’accessibilità dei farmaci, alla competitività del settore farmaceutico, considerato strategico per l’UE, e alla sostenibilità dei sistemi sanitari. La strategia sarà attuata con un approccio cooperativo, globale e integrato, e a più livelli con azioni specifiche in partenariato con gli stati membri.

Oltre all’accessibilità gli obiettivi principali sono: investimenti in R&S per rispondere alle esigenze mediche non soddisfatte quali antimicrobica resistenza, malattie rare e oncologiche; sostenere l’innovazione in un settore in rapido mutamento con un contesto normativo stabile e flessibile per dare certezza agli investimenti e armonizzando la disciplina della proprietà intellettuale; garantire catene di approvvigionamento sicure e flessibili e elaborare meccanismi di preparazione e risposta alle crisi; rendere l’UE un interlocutore forte a livello globale.

Per sostenere le imprese soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni (PMI) la Commissione ha approvato, nello stesso giorno, un piano di azione sulla proprietà intellettuale. Il nodo è cruciale in quanto esiste un compromesso fondamentale tra gli incentivi allo sviluppo di nuovi farmaci e l’accesso a farmaci più economici.

EC – A pharmaceutical strategy for Europe

https://ec.europa.eu/health/human-use/strategy_en