“La demografia è il destino”, è un vecchio detto legato al fondamentale ruolo dei trend demografici nelle sorti di un Paese. Se nel passato la demografia era cruciale per la levée en masse, oggi un saldo demografico in attivo, può essere il motore della prosperità, grazie a crescita e sviluppo.

Come da previsioni, l’economia italiana nel 2019 è rallentata rispetto al trend degli anni precedenti. La crescita del PIL reale nel 2019 è stata dello 0.3% rispetto al già debole +0.8% del 2018. In termini nominali il PIL è aumentato dell’1.2% (+1.7% nel 2018). Dal lato degli impieghi, gli investimenti fissi lordi sono cresciuti dell’1.4% in termini reali, contribuendo alla crescita del PIL dello 0.2%.

L’aumento dell’età pensionistica è una misura lungamente dibattuta e fortemente contrastata nei Paesi europei. Eppure, essa può avere effetti largamente positivi sulla crescita di lungo periodo soprattutto in quei sistemi economici caratterizzati da innovazione, ricerca e sviluppo. L’incremento dell’aspettativa di vita, opportunamente governata, può essere una misura efficace per tornare a crescere.

L’epidemia di Coronavirus sta minando la crescita globale. L’OCSE, nelle previsioni di marzo 2020, ha rivisto al ribasso le stime di crescita formulate a novembre 2019 per quasi tutti i Paesi del mondo. Per l’Italia la revisione per il 2020 è di -0.4 p.p., mentre resta invariata nel 2021; per il nostro Paese, tuttavia, aumentano i timori di una recessione più severa.

I giovani sono i grandi assenti dall’agenda politica italiana sia perché le azioni di policy ad essi dedicate sono poche o scarsamente efficaci, sia perché non hanno voce. Il think tank Tortuga, formato da studenti, giovani ricercatori e professionisti ha formulato, in un volume uscito nel gennaio di quest’anno, 10 autorevoli proposte dai giovani per i giovani (e non solo).

DEMOGRAFIA E BENESSERE ECONOMICO

Il mondo sta subendo un grande sconvolgimento demografico sotto tre aspetti. Incremento della popolazione, soprattutto nei Paesi meno sviluppati, cambiamenti nella fertilità e mortalità e modifiche della struttura della popolazione.

Nel 1960 la popolazione mondiale era di tre miliardi, raddoppiata in soli 40 anni (nel 2000, sei miliardi), mentre nel 2039 si prevede un incremento, a tassi decrescenti, di altri tre miliardi. A livello globale l’aspettativa di vita alla nascita è passata da 46 anni nel 1950 a 73 anni nel 2020 ed è prevista in aumento di altri 4 anni nel 2050.

Il tasso di fertilità totale è passato da 5 figli per donna in età fertile nel 1950 agli attuali 2.5. L’indice di dipendenza strutturale (IDS), ossia rapporto tra popolazione inattiva su quella attiva, è più basso nei Paesi meno sviluppati rispetto a quelli più sviluppati, 52.9 contro 55.4

Secondo le previsioni di lungo periodo la demografia sarà ancor più favorevole per i Paesi meno sviluppati rispetto a quelli sviluppati, ad esempio nel 2100 l’IDS sarà 80.1 per i secondi e 65.2 per i primi. Nonostante la demografia abbia un impatto sul benessere economico dei Paesi, non bisogna tuttavia sopravvalutarne il ruolo perché i trend demografici sono modificabili da efficaci azioni di policy.

Il cosiddetto “dividendo demografico” può essere “staccato” da quei Paesi capaci di governare la complessità delle politiche macroeconomiche, del lavoro e del mercato dei capitali. Così come la sfida al global graying può essere vinta da quei Paesi le cui policy riusciranno ad invertire il trend demografico.

IMF – Population 2020

https://www.imf.org/external/pubs/ft/fandd/2020/03/changing-demographics-and-economic-growth-bloom.htm

CRESCITA, QUESTIONE DI DECIMALI

Nel 2019 in Italia il PIL è aumentato dello 0.3%, +0.1 p.p. in più rispetto al dato provvisorio del 31 gennaio scorso.

Un tasso insufficiente a garantire la sostenibilità nel lungo periodo dei conti pubblici, dovuto essenzialmente alla debolezza della domanda, anche alla luce della variazione acquisita per il 2020 di -0.2%

Gli investimenti fissi lordi sono aumentati dell’1.4%, in diminuzione rispetto al 2018 quando erano aumentati del 3.1%. Analizzando il valore aggiunto a livello settoriale, le costruzioni sono cresciute del 2.6%, i servizi +0.3%; in calo il settore primario e l’industria in senso stretto con -1.6% e -0.3% rispettivamente.

Contestualmente sono stati resi noti i dati sui conti economici consolidati delle amministrazioni pubbliche. Il saldo primario, ossia l’indebitamento netto meno il servizio del debito, è stato pari al +1.7% sul PIL. Il risultato è dovuto principalmente al miglioramento dell’indebitamento netto, dato dalla differenza tra il totale delle entrate e delle uscite, pari a -1.6% contro il -2.2% del 2018 (nel NADEF le previsioni erano del -2.4% per l’indebitamento netto e +1.6% per l’avanzo primario link1).

Aumenta di 0.5 p.p. la pressione fiscale, calcolata come somma delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali sul PIL al 42,4%. Il rapporto debito/PIL è rimasto invariato rispetto all’anno precedente 134.8%.

ISTAT – PIL e indebitamento delle Amministrazioni pubbliche 2016-2019

https://www.istat.it/it/archivio/239144

I VANTAGGI DI UN’ECONOMIA BASATA SULLA CONOSCENZA

L’aumento dell’aspettativa di vita può diventare un’occasione per contrastare bassi tassi di crescita nel caso si allunghi l’età pensionabile e si adottino misure di policy volte a modificare il sistema pensionistico.

In seguito alla crisi finanziaria del 2007 i Paesi industrializzati hanno conosciuto un rallentamento prolungato della crescita economica a lungo termine con tassi di interesse prossimi allo zero. Alcuni economisti hanno paragonato questo trend a quanto ipotizzato dalla cosiddetta teoria della stagnazione secolare risalente agli anni 30.

L’allungamento dell’età pensionabile può incrementare la crescita economica e aumentare il tasso di interesse di equilibrio. Questo perché l’effetto positivo sulla crescita di una forza lavoro più numerosa può essere maggiore di quello negativo dovuto dalla riduzione del risparmio.

Secondo alcuni economisti l’allungamento dell’età pensionabile riduce il risparmio con una conseguente minore accumulazione di capitale e una minore crescita. Questo è vero per quei Paesi che basano la propria economia su accumulazione di capitale con spillover di apprendimento basato sul fare (con tecnologia adottata esogenamente).

Se il sistema economico è caratterizzato da elevati livelli di investimenti in ricerca e sviluppo, l’allungamento dell’età pensionabile ha effetti positivi sulla crescita. Le politiche di allungamento dell’età pensionabile messe in atto tra il 2000 e il 2017 hanno avuto effetto positivo solo per gli USA, negativo per EU e Giappone, neutro per i Paesi OCSE.

ECONSTOR – Rising longevity, increasing the retirement age, and the consequences for knowledge-based long-run growth

https://www.econstor.eu/handle/10419/213432

CORONAVIRUS: SCENARI PER L’ECONOMIA GLOBALE

L’OCSE, rispetto alle previsioni di novembre 2019, ha rivisto al ribasso di 0.5 p.p. le stime di crescita mondiale per il 2020 (2.4% contro 2.9%).

Per l’Italia, le previsioni sono riviste al ribasso di 0.4 p.p. e la crescita sarà invariata. In seguito all’epidemia di Coronavirus, pesano l’interruzione delle Global Supply Chain, ossia la rete di acquisto di beni e servizi dall’estero, una minore domanda, la riduzione dei flussi turistici e di lavoro e l’incertezza sui mercati finanziari.

Nonostante i numerosi richiami di questi giorni, le analogie con l’epidemia di SARS del 2002-2003 non sono appropriate in quanto l’economia cinese è di gran lunga più interconnessa al resto del mondo rispetto al passato.

Le ipotesi su cui sono basate le previsioni sono due: la prima che il picco dell’epidemia sia raggiunto in Cina nel primo trimestre del 2020, la seconda che la diffusione globale avvenga in modo lieve. Questo è solo uno degli scenari possibili perché è un corso un’epidemia dagli esiti ancora incerti.

Un recente lavoro del Brookings Institute analizza l’impatto dell’epidemia sul sistema economico dei principali Paesi, ipotizzando 7 scenari con livelli di gravità crescente per diffusione e mortalità.

In tre scenari l’epidemia è limitata alla Cina, in tre l’epidemia si trasforma in pandemia e nell’ultimo vi sono lievi pandemie ricorrenti ogni anno. Guardando gli scenari per l’Italia, nell’ipotesi epidemia circoscritta alla Cina, il PIL nel 2020 diminuisce dello 0.2 nello scenario più lieve e di 0.4 nello scenario peggiore. Nel caso di pandemia il PIL diminuisce di 2.1 nello scenario più lieve e di 8.4 nello scenario peggiore.

OECD – Economic Outlook, Interim Report March 2020

http://oecd.org/economic-outlook/

NON ARRIVARCI PER CONTRARIETÀ

Era da qualche anno che sugli scaffali delle librerie mancava un volume di policy esclusivamente dedicato alle nuove generazioni. I lavori precedenti erano maturati principalmente in ambito accademico .

Tortuga è un un think tank di giovani dalla composizione eterogenea, le cui proposte si allontanano, per scelta, dallo stereotipo del giovane partecipante alla vita politica in chiave antagonista come è avvenuto nel più recente passato a partire dal ‘68.

Non deve sorprendere la qualità, l’approfondimento analitico e il rigore metodologico dell’intero lavoro. Meravigliarsi di ciò solo perché espressione di giovani oppure lodarli esclusivamente per quest’ultimo aspetto non rende ad essi giustizia. È solo uno dei tanti sintomi di una temperie culturale avversa per cui le nuove generazioni, bloccate dall’egemonia economica di una classe dirigente non all’altezza, sono costrette ad emigrare.

Nonostante l’agenda di governo ormai da più di un ventennio si sia focalizzata sulle generazioni più anziane e abbia trascurato il futuro dei giovani, nel volume non è presente alcuna posizione revanscista né accenno di conflitto intergenerazionale.

Senza entrare nel dettaglio delle 10 proposte, per ciascuna policy analizzata si individuano le criticità, si propongono dei correttivi e riforme con dati alla mano, con competenza, conoscenza della letteratura e senza posizioni ideologiche.

Contrastare la povertà giovanile, l’emergenza abitativa, migliorare l’istruzione, facilitare l’accesso al mondo del lavoro, prevenire l’emigrazione dei cervelli e governare l’immigrazione: sono azioni di policy, formulate da giovani per i giovani. L’obiettivo finale è quello di dare un impulso alla crescita del nostro paese, utilizzando al meglio le risorse, e quindi sono proposte per tutti.

Tortuga – Ci pensiamo noi: Dieci proposte per far spazio ai giovani in Italia