I farmaci generici sono prodotti copia di farmaci di marca (branded) per i quali è scaduto ilbrevetto. Non dovendo remunerare alcuna attività di ricerca e sviluppo, i produttori digenerici possono presentarsi sul mercato con politiche di prezzo concorrenziali e allineate aicosti efficienti di produzione. Il loro consumo (in luogo dei branded equivalenti) permette dimantenere la spesa farmaceutica costantemente sulla frontiera che minimizza il costo-efficacia e, per questo motivo, essi sono uno strumento estremamente importantenell’armonizzare gli obiettivi di controllo della spesa, ottimizzazione dell’allocazione dellerisorse e mantenimento dell’adeguatezza delle cure.
I farmaci generici possono essere suddivisi in due categorie: quelli cosiddetti “puri”,commercializzati con il nome scientifico della molecola e l’indicazione del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio (“AIC”); e quelli cosiddetti “generici-branded” che, nel proporre la versione generica di un prodotto, continuano a prolungarneaspetti commerciali collegati all’uso di una marca. Mentre dai primi normalmente ci si attende(in un contesto regolatorio adeguato) sicuri effetti pro-competitivi, i secondi possono rientrarein strategie di diversificazione attuate dai produttori di branded per aumentare la penetrazionecommerciale, tamponare l’ingresso dei generici puri e prolungare (almeno in parte) il loropotere di mercato.
Il presente lavoro analizza i principali fatti caratterizzanti i comparti dei farmaci generici puri e dei branded off-patent in Italia, attraverso i dati relativi alle compravendite del 2002 (tramite il SSN e per via privata) di tutti i farmaci a base delle 10 molecole a brevetto scaduto che maggiormente concorrono alla spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Il comparto dei branded off-patent comprende, ai fini della presente analisi, sia i branded ex titolari di brevetto (gli originator) che i generici-branded, cioè le loro copie di marca diffuse sul mercato dopo la scadenza del brevetto.
Scritto da: Laura Magazzini, Fabio Pammolli, Gianluca Papa e Nicola C. Salerno